“La scelta di Milano Malpensa è stata azzeccata e posizionare lì il nostro hub è stato il punto di partenza ideale per la nostra espansione”. Rossen Dimitrov, chief operating officer di Air Italy, torna ancora una volta sulla decisione di spostarsi al Nord Italia a un anno circa dalla partenza della nuova avventura targata Qatar Airways.
Un anno di svolta durante il quale non sono mancati momenti di difficoltà, come la scelta di interrompere i collegamenti a lungo raggio su India e Bangkok con la summer e rinviare di un anno il nuovo volo su Chicago. Fino all’ultimo ‘colpo’ della messa a terra dei 3 B737 Max 8.
Eppure, assicura Dimitrov, intervistato da Routesonline, “abbiamo avuto un’ottima estate, con load factor superiori al 90 per cento su New York e Miami. E oltre la metà dei nostri clienti ha volato via Milano dal Centro e dal Sud della Penisola”. Risultati che da soli confermerebbero la giusta visione della compagnia nella scelta di Mxp.
Le motivazioni
“Ci sono stati tre motivi che ci hanno fatto andare in questa direzione – entra poi nel dettaglio -: in primo luogo l’Italia apprezza una compagnia in grado di guardare sia alle rotte domestiche sia internazionali; secondo, e diretta conseguenza, per un vettore che vuole contemporaneamente volare sul lungo raggio e feederare i propri voli sul domestico era necessario scegliere un’area densamente popolata come’è la Lombardia. Infine i repeater, di cui noi abbiamo molto bisogno: non potevamo non cercarli dove c’è una disponibilità economica importante. Malpensa risponde a tutto questo”.
Quanto ai piani, Dimitrov conferma in pieno i programmi fino al 2022 e sottolinea che arriveranno presto altre nuove rotte anche sul lungo raggio. Con gli Stati uniti sempre in primo piano dopo i 160mila pax del 2018.