Incidente Ethiopian, Boeing ora rompe il silenzio: la lettera del ceo

“Sappiamo che dal nostro lavoro dipendono delle vite”. Inizia così la lettera aperta a compagnie aeree, passeggeri e settore dell’aviazione del ceo di Boeing Dennis Muilenburg (nella foto). Una missiva con cui l’azienda, poco più di una settimana dopo l’incidente del B737 Max 8 con la livrea Ethiopian Airlines, rompe il suo silenzio. Una lettera firmata semplicemente ‘Dennis’, con il solo nome del numero uno della casa di costruzione.

Dopo il richiamo alla responsabilità di chi costruisce aerei e le “più sentite condoglianze ai cari dei passeggeri e dell’equipaggio a bordo” il ceo sottolinea lo sforzo “per sostenere le indagini, comprendere i fatti e aiutare a prevenire future tragedie”.

"Ho dedicato la mia carriera a Boeing"
Il manager, che parla anche attraverso un videomessaggio, prosegue: “Stiamo prendendo provvedimenti per garantire la sicurezza dei 737 Max”. E ancora: “Il nostro team è sul posto con gli investigatori per supportare le indagini e fornire competenze tecniche”.

Il ceo, poi, parlando in prima persona precisa: “Ho dedicato tutta la mia carriera a Boeing, lavorando fianco a fianco con persone e clienti straordinari per più di trent’anni e personalmente condivido il loro profondo senso di impegno”.

La lettera si conclude con un impegno per il futuro: “Continueremo a lavorare per guadagnare e mantenere la fiducia che le persone hanno riposto in Boeing”.

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