Alitalia, gli scioperi, il consolidamento, la nuova struttura societaria. Non importa quello che succederà, Ryanair continuerà ad andare per la propria strada e in Italia continuerà a investire e a mantenere una presenza da leader “arrivando a trasportare circa 41 milioni di passeggeri entro il prossimo anno”.
È un Kenny Jacobs a tutto campo quello che racconta le strategie della compagnia low cost per il prossimo futuro. Il chief commercial officer e sempre più front man del vettore in tutta Europa fa il punto della situazione su Repubblica e ribadisce a chiare lettere che l’Italia rimane al centro dei piani di sviluppo di Ryanair, indipendentemente da quello che succederà ad Alitalia. “Stiamo investendo e continueremo a farlo - dice Jacobs -. A prescindere dal destino di Alitalia, aggiungo. Abbiamo circa duemila dipendenti, 67 aerei e trasporteremo circa 41 milioni di passeggeri”.
Questione Alitalia
Jacobs poi ribadisce poi un tema su cui Ryanair ha a più riprese battuto in relazione anche ad Alitalia, quello del feederaggio, spiegando che il vettore low cost è sempre pronto a collaborare con Az.
Le difficoltà all’orizzonte
Passando invece a un discorso più generale su cosa succederà al comparto nei mesi più caldi, il manager non nasconde difficoltà all’orizzonte, tra scioperi e alta congestione oltre alle ripercussioni per la questione del B737 Max. E poi ricorda che sicuramente nel prossimo futuro “le compagnie più piccole verranno schiacciate da quelle più grosse”. Con il consolidamento che si presenterà come una grande opportunità per i big, ma anche per i piccoli in difficoltà. Ryanair, comunque andrà, vuole restare in prima fila. Magari anche meglio in pole position.