Incidente Aeroflot, un fulmine la causa più accreditata

Sembra sia stato un fulmine la causa dell’incidente che ieri ha visto una aereo Aeroflot prendere fuoco in fase di atterraggio all’aeroporto moscovita di Sheremetyevo. Dopo aver tentato una prima volta di toccare terra senza riuscirvi, spiega l’agenzia Interfax, il velivolo al secondo tentativo avrebbe colpito il suolo con il carrello e con la parte anteriore, incendiandosi.

Le ipotesi
Secondo la versione più accreditata dell’accaduto, però, un primo incendio si sarebbe sviluppato già a bordo, proprio a causa del fulmine, ancora prima del tentativo di atterraggio.

Il volo
Il Sukhoi Superjet 100, con 78 persone a bordo, era partito alle 17.50 ora locale da Mosca alla volta di Murmansk, ma dopo il decollo il pilota aveva avvertito la torre di controllo di un problema, tornando indietro per atterrare.

L’aereo, spiega ilpost.it, è una macchina di nuova generazione sviluppata in Russia con la collaborazione di Alenia Aeronautica ed entrata in funzione nel 2010. Ora l’incidente, osserva repubblica.it, potrebbe mettere a rischio il futuro del primo aereo di linea passeggeri progettato in Russia dopo la caduta dell'Urss, ma che fin da subito ha fatto fatica ad affermarsi sul mercato.

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