Alitalia, colpo di scena: torna in ballo Air France

Questione di joint venture. Mentre nei palazzi della politica si discute se dare il via libera ad Atlantia (con o senza la volontà di Atlantia, ma questo è un dettaglio) per completare il quadro della compagnie azionaria di Alitalia, in altre stanze sta prendendo forma il piano e giorno dopo giorno emergono nuovi dettagli in merito alle idee di Ferrovie dello Stato e Delta. Con il clamoroso ritorno di un nome che sembrava tramontato da tempo: Air France.

Gli indizi
La ricostruzione arriva dalle colonne de Il Fatto Quotidiano, che in un articolo, specificando di avere visionato una bozza del piano, cita appunto il nome del vettore transalpino. Il suo non sarebbe un ruolo da investitore, ma di partner all’interno di una joint venture per i voli a medio raggio. Una collaborazione volta a ottimizzare costi e risultati su collegamenti che mettono sotto pressione le casse di gran parte dei vettori europei che non portino la dicitura di low cost.

La jv transatlantica
Il progetto sarebbe quindi complementare all’altra joint venture, quella transatlantica, che vede come protagonisti, guarda caso, Delta ed Air France-Klm con Alitalia, oltre a Virgin Atlantic sulla Gran Bretagna: una potenza di fuoco sulla direttrice Europa-Stati Uniti che aprirebbe le porte del colosso americano su quattro hub: Londra, Parigi, Amsterdam e Roma, come aveva anticipato lo stesso ceo Ed Bastian in una recente intervista.

Gli altri programmi
Nel piano, poi, ci sarebbe la conferma della riduzione di flotta e personale a seguito di una revisione delle rotte: sul corto raggio alcuni collegamenti spariranno per fare posto all’esclusiva dell’Alta velocità ferroviaria targata Fs (che contemporaneamente, con il piano Alitalia, punterebbe anche all’espansione europea). Su Linate sarebbe in programma una piccola rivoluzione dei collegamenti, con la cancellazione di molte rotte non profittevoli. E su Fiumicino più spazio a Delta nel lungo raggio.

Redditività
A livello finanziario sarebbe previsto un incremento di fatturato di 500 milioni entro il 2023 che, insieme alla revisione del network e al taglio costi, porterebbe al raggiungimento degli utili tra il 2022 e il 2023.

Manca solo l’ultimo dettaglio, il partner industriale. E il Consiglio dei ministri di stanotte avrebbe aperto le porte ad Atlantia. Come, è ancora tutto da scoprire.

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