Porte chiuse ad Atlantia (per ora) e corsa a tre fra Toto, Lotito e l’imprenditore azionista di maggioranza di Avianca German Efromovich. È questa la situazione per sbloccare la vicenda Alitalia che il vicepremier Luigi Di Maio ha illustrato oggi ai sindacati convocati al Mise per fare il punto sul futuro della compagnia.
Parlando con la stampa a margine della riunione Di Maio ha spiegato che dalla controllante di Autostrade non è giunta alcuna proposta formale per diventare il partner mancante insieme Ferrovie dello Stato, Delta e Mef, mentre gli altri tre soggetti sono quelli che hanno presentato un’offerta concreta. Il ministro delle Infrastrutture ha comunque ribadito che eventuali altri soggetti interessati avranno tempo fino al 15 luglio, che rimane quindi l’ultima deadline per Alitalia, lasciando anche intendere che potrebbero esserci ancora sorprese.
Novità anche sul fronte della composizione azionaria: la quota in mano a Fs sarebbe infatti salita al 35 per cento, contro il 30 sin qui dichiarato, mentre per Delta si auspica che possa salire al 15, stessa quota che passerà in mano al Mef.