Quasi 185 milioni di passeggeri transitati negli scali tricolore nel 2018, che diventeranno 300 milioni solo nel 2030. È una domanda di mobilità che sta crescendo alla velocità della luce quella che dovranno gestire di qui a breve gli scali della Penisola. Ma sono pronti gli aeroporti italiani a confrontarsi con numeri molto più grandi di quelli immaginati fino a qualche anno fa?
Capacity crunch
Non del tutto se tra gli addetti ai lavori si parla sempre più spesso di capacity crunch, ovvero della saturazione dei cieli e delle infrastrutture a terra. Un tema d'attualità finito al centro del convegno 'La capacità aeroportuale' organizzato ieri dal Centro Studi Demetra. "Se gli aeroporti non potenzieranno le loro infrastrutture, tanti viaggiatori rischiano di rimanere a terra" ha avvertito il presidente dell'Enac, Nicola Zaccheo -.
Quasi tutti i principali scali, salvo Malpensa, sono quasi al limite della loro capacità: ecco perché bisogna ottimizzare il sistema e rafforzare il ruolo dei piccoli aeroporti".
I rischi
Una crescita vertiginosa e inaspettata è del resto quella che si trovano in molti casi ad affrontare i gestori. "In tre anni - ha rilevato l'ad di Sac, Nico Torrisi - l'aeroporto di Catania è passato dai 7 ai 10 milioni di passeggeri con una domanda mostruosamente più alta di quella che si attendeva". Ma insieme all'esplosione del traffico aumentano anche i rischi di ritardi e disservizi. "Tra giugno e agosto 2018 - ha rilevato il direttore generale di Sacbo, Emilio Bellingardi -, il 37% dei decolli e il 12% degli atterraggi notturni dello scalo di Bergamo era inizialmente programmato nell'orario diurno, mentre una quota considerevole degli atterraggi notturni entro le 23.30 è risultata traslata di oltre 60 minuti".
Una sfida dei grandi numeri che gli aeroporti tricolore sembrano comunque pronti a cogliere, secondo il presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona."Sicuramente si può fare meglio, ma il sistema del nostro Paese ha finora dimostrato di essere capace ed efficiente. Dobbiamo mettere al centro i passeggeri e la loro sicurezza e tendere al massimo sfruttamento possibile della tecnologia".