Non è piaciuta alle famiglie dei disastri aerei di Lion Air ed Etiopian Airlines l’offerta di 100 milioni di dollari avanzata da Boeing. Ancor prima del termine dei procedimenti giudiziari, il costruttore ha proposto un contributo a sostegno dei cari delle 346 persone che hanno perso la vita nei due incidenti. Un’offerta che gli avvocati delle famiglie hanno respinto giudicandola, riporta Travel Mole, una mossa “disonesta”.
Attualmente sono circa 50 le cause legali aperte contro il costruttore statunitense. E in diversi casi le richieste di risarcimento superano i 270 milioni di dollari. "Questo tipo di offerta, così presto – ha spiegato l’avvocato Robert Clifford, che rappresenta 23 famiglie -, non ha precedenti, perché c'è ancora così tanto da imparare su ciò che è accaduto. Sembra anche essere in malafede".
La posizione di Boeing
Da parte sua, Boeing ha spiegato di voler aiutare le famiglie delle vittime, indipendentemente dall’esito dei procedimenti giudiziari, facedosi carico, attraverso la donazione, dell’istruzione dei figli e delle spese quotidiane. “Noi di Boeing siamo dispiaciuti per la tragica perdita di vite in entrambi gli incidenti e queste vite perse continueranno a pesare fortemente sui nostri cuori e sulle nostre menti per gli anni a venire”, ha dichiarato il chief executive dell’azienda, Dennis Muilenburg.