La Uiltrasporti approva la definizione dell’assetto azionario di Alitalia, ma resta in attesa di vedere partire una nuova fase “in cui nuovi azionisti e Governo passino dalle parole ai fatti” e, intanto, conferma lo sciopero generale del settore proclamato anche da Filt Cgil e Cisl per il prossimo 26 luglio.
"Finalmente c'è un assetto azionario"
“Dopo mesi di rinvii e di dichiarazioni contrastanti - commentano il Segretario Generale Claudio Tarlazzi e Ivan Viglietti, Segretario Nazionale della Uiltrasporti - riscontriamo con favore la definizione dell’assetto azionario della futura Alitalia”.
Ora, però, occorre concretezza: bisogna avviare con le organizzazioni sindacali il confronto sul piano industriale Alitalia e sulla riforma del trasporto aereo. L’obiettivo è di scongiurare quelli che la Uiltrasporti definisce “progetti fallimentari”.
“Siamo convinti - aggiungono i due segretari - che l’impegno assunto in prima persona dal Ministro Di Maio, di vero rilancio di Alitalia, possa concretizzarsi solo se eviterà di passare per un ennesimo piano di tagli di flotta, personale e salari, che in poco tempo non farebbe altro che riconsegnarci una compagnia di nuovo in agonia e un settore tanto strategico quale è quello del trasporto aereo, ancora in crisi”.
Occorrono investimenti
Bando ai tagli, dunque, per dar vita a un progetto ambizioso, che includa investimenti in aree di business cruciali quali flotta, handling, manutenzione, “facendo crescere la compagnia sul mercato di lungo raggio anche attraverso una rinegoziazione delle alleanze internazionali” precisa il sindacato, che sottolinea come sia urgente riformare il quadro nazionale del trasporto aereo con una priorità: eliminare il dumping contrattuale “per sgombrare il campo dalla concorrenza che gioca esclusivamente sul ribasso dei contratti e delle retribuzioni dei lavoratori di volo e di terra”.
Per focalizzare l’attenzione del Governo su queste tematiche i sindacati confermano, dunque, lo sciopero generale del settore programmato per il 26 luglio.