Passi avanti, ma non ancora abbastanza. Sembra essere una vicenda senza fine quella che sta interessando il B737 Max e di riflesso praticamente tutta l’industria del trasporto aereo, con le compagnie costrette a rivedere in continuazione i propri programmi per il mancato ritorno in volo del modello della Boeing.
Mentre sembrava ormai quasi certa la ripresa entro la fine dell’anno, nuovi rumors sposterebbero in avanti il via libera per il volo, spostandolo a una data incerta del 2020. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, le ultime migliorie presentate dalla Boeing alla Federal Aviation Administration, e in particolare all’organismo internazionale chiamato a esprimersi sulla sicurezza del software sotto accusa, non avrebbero convinto la ‘giuria’. Risultato, per potere procedere sarebbe ora necessaria da parte della casa costruttrice la presentazione di altra documentazione e prove a supporto. Quindi altre settimane di lavoro a cui dovranno fare seguito test e prove di volo.
Revisione dei programmi
E in questa fase di stallo si moltiplicano gli annunci da parte dei vettori in merito alla propria programmazione: ultimo in ordine di tempo American Airlines, che ha bloccato lo schedule fino a inizio dicembre, ma che dovrà intervenire ulteriormente se le voci di corridoio in merito a un altro rinvio dovessero venire confermate.