Si respira un clima di tensione intorno ad Alitalia e al suo passaggio di consegne ai nuovi azionisti. Nonostante le rassicurazioni che arrivano da più parti, starebbe emergendo in maniera sempre più chiara la necessità di prendere tempo per riuscire a trovare una quadra su alcuni temi che stanno creando dissidi tra Atlantia-Fs da una parte e Delta dall’altra.
Il neo ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che ha preso l’eredità di Luigi Di Maio, ha già espresso la sua volontà di volere chiudere entro i tempi prestabiliti, anche per dare un segnale del nuovo Governo, e ieri ha incontrato a livello informale i tre commissari straordinari della compagnia.
Ma la chiusura entro il 15 settembre appare oggi quanto mai improbabile. Le parti in causa sarebbero infatti ancora distanti sia sui temi dei voli tra Italia e Stati Uniti e sul ruolo che Alitalia dovrebbe giocare all’intero dell’alleanza transatlantica con Delta, Air France-Klm e Virgin Atlantic. A Delta inoltre sarebbe stato richiesto un investimento che vada oltre i 100 milioni (quota del 10 per cento) sin qui ipotizzata. E una fase di stallo ci sarebbe anche su chi dovrebbe guidare la nuova compagnia. Le trattative vanno avanti e nelle prossime ore sono attesi nuovi sviluppi e non si escludono colpi di scena.