C’è una nuova mina vagante che minaccia l’industria del trasporto aereo del Vecchio Continente. Una spada di Damocle di cui al momento non si conoscono i tempi, ma che sono destinati a colpire in maniera pesante le casse dei vettori.
Il 2019 è stato un anno contrassegnato da numerose uscite di scena da parte di compagnie incapaci di reggere l’urto di un mercato sempre più competitivo; inoltre sul mercato si è assistito a una guerra di pricing ormai senza confini e a una vicenda, come quella dello stop al B737 Max, che hanno lasciato il segno. Ora l’ultima parte dell’anno e il 2020 potrebbero portare un nuovo ‘regalo’ chiamato tasse.
Il caso Germania
Il primo colpo potrebbe darlo la Germania, il cui Governo sta mettendo a punto un’imponente pacchetto ‘green’ con misure volte a contrastare le emissioni nocive. Uno dei primi provvedimenti sarebbe orientato a scoraggiare l’utilizzo degli aerei per i voli a corto raggio a favore dei meno inquinanti collegamento in treno con l’Alta velocità. Secondo le prime informazioni, i biglietti aerei verrebbero tassati il doppio se non il triplo rispetto a quanto fatto finora, con una penalizzazione maggiore per le rotte più brevi; e c’è anche chi ipotizza una tariffa minima in linea con quella indicata da Lufthansa come soglia sotto la quale il costo del biglietto è stato indicato dal ceo Carsten Spohr come “follia”.
I movimenti nella Ue
Ma il ‘caso Germania’ potrebbe non essere isolato e in questo senso l’impatto per le compagnie aeree sarebbe ancora più imponente. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore il tema è stato infatti al centro dell’incontro dei ministri delle Finanze dei Paesi Ue, al lavoro per lo studio di misure da avviare per la lotta ai cambiamenti climatici. L’inquinamento provocato dagli aerei è finito sul banco degli imputati e la soluzione messa sul tavolo è stata quella di una tassazione più alta. Con effetti a lungo tempo sui vettori, impegnati nella ricerca di carburanti alternativi e di motori elettrici, che però difficilmente potranno essere impiegati operativamente in un futuro prossimo.
Il quadro appare quindi preoccupante per l’industria e di riflesso per tutti i viaggiatori, con i biglietti aerei che di conseguenza sono destinati ad aumentare in maniera sensibile. E questa volta a essere colpiti non saranno solamente le major, ma anche le low cost.