Alitalia, intesa più vicinaC’è il via libera di Delta

È arrivato a Roma quasi in sordina ed è tornato in America con una stretta di mano che sa di accordo (quasi) fatto. Che l’accelerazione impartita per chiudere la partita sulla nuova Alitalia stesse prendendo la strada giusta era ormai nell’aria negli ultimi giorni. Ma l’incontro di mercoledì tra il ceo di Delta Ed Bastian e i vertici di Fs e Delta da una parte e con gli emissari del Governo italiano dall’altra sembra avere messo l’ultimo tassello necessario per procedere al rush finale e chiudere per il 15 ottobre.

Il punto d’intesa raggiunto riguarderebbe l’entità dell’investimento, passato, secondo quanto riporta Il Messaggero, da 100 a 120 milioni, ovvero il 12 per cento. Un piccolo passo avanti e soprattutto un segnale della volontà di essere della partita e di volere contare nella nuova Alitalia; e non solamente investire.

Il nodo Stati Uniti
Altro passaggio cruciale la promessa di fornire un ruolo più attivo alla compagnia nelle rotte da e per gli Stati Uniti, magari rivedendo la posizione di Az all’interno dell’alleanza Blue Skies con Air France-Klm e Virgin Atlantic.

Ora si aprono due settimane cruciali per la definizione dei dettagli (appare ormai certo che Fs e Atlantia si spartiranno il 73 per cento delle quote non in capo a Delta e Mef) e per la scelta dell’amministratore delegato. Una scelta che verrà fatta tra una rosa ormai ristretta nella quale ci sarebbe un manager interno ad Az. Su questo punto l’ultima parola non spetterà a Delta, come inizialmente richiesto, ma ai soci italiani.

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