Ottobre 2020. Manca ancora il carattere dell’ufficialità, ma tra un anno potrebbe concludersi finalmente la telenovela dell’apertura del nuovo aeroporto di Berlino Brandeburgo.
Sarebbe questo l’esito del summit che si è tenuto nei giorni scorsi e che avrebbe decretato come tutti gli interventi sin qui fatti avrebbero risolto i principali problemi che avevamo condotto allo stop improvviso dell’inaugurazione prevista a giugno del 2012.
Da allora lo scalo è diventato un caso nazionale e successivi controlli avevano fatto emergere gravi carenze tali per cui i temi dei lavori extra si sono dilatati nel tempo, determinando continui rinvii. Una situazione di imbarazzo per la città ma anche di gravi danni per le compagnie aeree che avevano programmato lo sviluppo sulla città. Secondo quanto riportato da Simple Flying, in questi giorni si starebbe già lavorando all’assegnazione degli spazi alle compagnie: per Lufthansa i giochi sarebbero già stati fatti; ora a seguire sarà la volta di Eurowings, easyJet e Ryanair.
Si torna quindi a respirare un clima di fiducia intorno al Brandeburgo, pur con le dovute cautele del caso. Quello che rimane è comunque l’incredibile dilatazione dei costi, passati dagli iniziali 2,4 miliardi di euro agli attuali 7.