La segnalazione sarebbe arrivata negli uffici di alcune Fiavet territoriali da diverse parti d’Italia. E ora a scendere in campo sono il presidente di Fiavet Lazio, Ernesto Mazzi, e quello di Fiavet Emilia Romagna, Massimo Caravita. Secondo i riscontri delle agenzie, alcune compagnie avrebbero inibito i codici Crs per la prenotazione dei voli ad alcuni dettagliati.
“Sembrerebbe - precisa Ernesto Mazzi - che alcuni vettori abbiano tolto la possibilità di prenotare i loro voli tramite Crs ad agenzie che avevano un volume di prenotazioni limitato oppure che avevano un tasso di conversione tra prenotazione e biglietteria sotto una certa soglia. Questo limite sembrerebbe essere il 45%”.
Le affermazioni di Mazzi si riferiscono unicamente alle segnalazioni ricevute dagli agenti, “perché né io né Massimo Caravita abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali da parte di nessuna compagnia aerea”.
L’unica alternativa percorribile, per gli agenti con i codici disabilitati, sarebbe dunque quella di prenotare attraverso i siti delle compagnie stesse.
Una questione di codice
“Se la cosa fosse confermata, ci sarebbero alcune questioni da porre - prosegue Mazzi -. Ad esempio riguardo la concorrenza, dal momento che ci sarebbero agenzie di viaggi non in grado di emettere la biglietteria di determinati vettori”. Al momento, inoltre, “stiamo verificando se il codice di condotta dei Crs consenta un’operazione di questo tipo”.
Dal fronte dei sistemi di distribuzione arriva a TTG Italia anche un’altra segnalazione: secondo Claudio Cristofaro, presidente di Espressamente Viaggi (cui fa capo anche Simple Crs), ci sarebbero compagnie che “hanno deciso di non vendere più alle agenzie non Iata, a meno di non avere garanzie dal consolidatore”.
Due elementi, questi, che andrebbero a disegnare un quadro complesso per il futuro dei rapporti tra compagnie aeree e agenzie di viaggi.