È una resa incondizionata quella che arriva dal Governo attraverso le parole del premier Giuseppe Conte su Alitalia: “Al momento non abbiamo una soluzione di mercato”. E poi: “Quella del consorzio è una strada ormai chiusa”.
È un futuro sempre più a rischio quello della compagnia aerea italiana. Svanita l’ipotesi che vedeva in campo Fs, Atlantia, Delta e il Mef, l’unica strada percorribile al momento sembra essere quella che porta l’azienda nelle mani di Lufthansa dopo un processo di ristrutturazione, che altro non appare oggi se non il famigerato spezzatino temuto in passato.
Prevale il pessimismo
A rendere ancora più pessimistica la situazione attuale anche l’intervento del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il viceministro Stefano Buffagni, che hanno espresso gli stessi concetti nel corso di un’audizione al Senato sul tema di Az: “È arrivato il momento di prendere decisioni difficili per creare valore” hanno spiegato nella sintesi riportata da Repubblica.
“Non si deve fare carne da macello di un'azienda come invece fanno altre realtà, ma non si può neanche continuare a perpetrare un versamento di soldi che diventa un buco nero", ha poi rincarato la dose il viceministro, lasciando intendere che al momento tutte le soluzioni sono possibili. E anche l’eventualità di una messa in liquidazione, qualora altre scelte sono siano percorribili, è una possibilità.