Iniziano a prendere forma i contorni del piano di azione per Alitalia del commissario straordinario Giuseppe Leogrande e del direttore generale Giancarlo Zeni; un duo alla ricerca di una ricetta che crei discontinuità con il passato anche recente e che possa portare la compagnia al 31 maggio con “un riassetto della struttura imprenditoriale – ha detto Leogrande in audizione al Senato - per uscire in tempi rapidi dall'amministrazione straordinaria e avviare una discontinuità economica”.
Cancellare gli squilibri
L’appuntamento al Senato è stato proprio l’occasione per i due per fare luce sulla situazione e sul percorso da intraprendere dopo le anticipazioni dei giorni scorsi. Secondo Zeni un primo punto fondamentale è “creare i presupposti per crescere in redditività”, secondo quanto riportato da Adnkronos, e “fare una ricognizione complessiva sullo squilibrio tra ricavi e costi”. Un tema, quello dello squilibrio, che il manager ex Blue Panorama non ha tardato a definire “la mia ossessione quotidiana”.
Su questo tema inoltre il direttore generale si è soffermato per spiegare che, al di là dei rumors che sono circolati nelle ultime ore, il focus del momento è incentrato sulla costruzione dell’orario estivo “che è l'architrave portante e quando saremo in dirittura d'arrivo di questo esercizio si capirà bene”. Quindi puntare dritto a rotte redditive e con marginalità per irrobustire le casse: non per niente alcune voci circolate nei giorni scorsi davano il passaggio della Roma-New York a 3 frequenze al giorno già dal 29 marzo.
La joint venture transatlantica
E sull’asse italo americano si registra anche un’altra novità, legata alla joint venture transatlantica. Leogrande ha infatti rivelato che si sta lavorando a un accordo temporaneo fino al 31 maggio per porre poi le basi di una seconda fase più durature. “C'è l'esigenza di uscire dall'amministrazione straordinaria e rimettersi sul mercato – ha poi aggiunto -. È un compito complesso, dobbiamo subito individuare l'efficienza operativa e il risultato economico”. Per poi concludere: “Avremo davanti mesi molto intensi”.