Doveva servire a ridurre la frammentazione e profilare l'offerta in modo personalizzato, grazie a un sistema tecnologico di livello superiore. E in futuro sarà così. Ma per il momento lo standard Ndc della Iata, a livello pratico, è ancora un grande cantiere. Ed è improbabile che entro fine anno si riesca a centrare l'ambizioso obiettivo della stessa Iata: venti vettori certificati al terzo livello che raggiungano il 20 per cento dell'offerta indiretta gestita sul nuovo protocollo.
Il dato è emerso chiaramente durante un recente convegno milanese che ha messo a confronto vettori, gds e distribuzione. Ed è da un grande network specializzato nel corporate che arrivano le ammissioni più critiche.
I punti dolenti
"Diciamo la verità - ha esordito Alfredo Pezzani, chief operating & service delivery officer di Uvet Global Business Travel -. Ndc nasceva come soluzione che...(continua nella digital edition)