Sono stati 31mila in pochi giorni. Troppi i siciliani tornati precipitosamente a casa dalle regioni del Nord dopo la stretta sugli spostamenti in seguito al diffondersi del coronavirus. E così la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha raccolto l’appello del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a intervenire subito per fermare un esodo pericoloso per la salute dei siciliani.
Stop ai voli civili e privati
Ecco, allora, la firma del decreto che prevede la sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, per la Sicilia, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo-Catania. Per quanto riguarda il volo da Trapani a Pantelleria, che deve comunque essere operato in quanto tratta onerata nonostante la chiusura dell’aeroporto di Trapani, è stato deviato a Palermo dal 16 marzo e fino al 22, salvo proroghe. Un servizio di navetta collegherà lo scalo di Trapani a quello di Palermo e viceversa, in coincidenza con i voli per Pantelleria. I passeggeri in partenza da Trapani per l’isola dovranno effettuare le operazioni di check-in sullo scalo di Palermo. L’aeroporto di Birgi, però, non è chiuso; proseguono infatti i voli militari e di soccorso, mentre sono stati sospesi quelli civili e privati.
Fermi anche i servizi marittimi
L’accordo tra Musumeci e la ministra, spiega repubblica.it, prevede anche il blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quelli merci. Saranno possibili gli spostamenti per i passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria a Messina e viceversa, ma solo per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Con Roma, infine, sarà mantenuto un solo treno al giorno.