Gli aerei con la livrea di Wizz Air sono stati avvistati anche sui cieli degli Stati Uniti, dove il vettore ha operato alcuni voli interni al Paese. Un’anticipazione per il futuro? Semplici operazioni di rimpatrio, hanno rassicurato dalla compagnia, che ha sempre considerate il lungo raggio low cost un’impresa inutile e ha davanti il progetto nel Golfo quando il mercato ripartirà.
Ma Wizz Air e in particolare il suo ceo Jozsef Varadi non smettono di fare parlare di sé, con posizioni controcorrente anche in una situazione come quella attuale. A partire dalla questione degli aiuti di stato, invocati ormai da tutti gli attori del settore per sostenere la liquidità di cassa. Sul tema Varadi insiste: falserà tutto il comparto, ma noi non li chiederemo. Secondo il ceo Wizz Air, si legge su Simpleflying, grazie alla propria liquidità e alle misure messe in atto può tranquillamente resistere per oltre un anno ed essere pronto a ripartire.
Nessun rinvio per gli aerei
Altro capitolo gli aerei in ordine, oltre duecento quelli di Wizz Air. Su questo tema per tutte le altre compagnie è già partita la macchina delle trattative con i costruttori per rinviare le consegne, oltre al pensionamento di un buon numero di macchine per snellire la flotta in vista di un mercato ridotto anche alla ripresa. Varadi invece va ancora controcorrente e garantisce che prenderà gli aerei in consegna quest’anno e non rinvierà i prossimi. Anche perché secondo la sua visione entro fine anno si arriverà a un 80 per cento della capacità pre crisi. E Wizz Air vuole essere pronto a cavalcare l’onda e diventare più grande.