“Delta non è nella posizione di investire altri fondi in Virgin Atlantic”. La dichiarazione ufficiale del vettore arriva nel momento più difficile per tutte le compagnie aeree, alle prese con la crisi dovuta alla pandemia.
Ed Bastian, amministratore delegato del vettore, ha escluso la possibilità di fornire ulteriore supporto finanziario alla compagnia di cui Delta detiene il 49%, mentre la partecipazione di Richard Branson (nella foto) è del 51%.
Secondo quanto riportato da TTG Media l’a.d. si è detto sicuro che Virgin Atlantic sarà in grado di risolvere i suoi problemi con il supporto del governo del Regno Unito.
Lo scorso anno Branson aveva proposto di vendere il 30% della sua quota ad Air France-Klm, ma alla fine del 2019 aveva deciso di mantenere la sua partecipazione di controllo.
Vettore a rischio collasso
Ora, però, l’emergenza sanitaria mette a serio rischio il futuro del vettore, tato che lo stesso Branson ha dichiarato, in una lettera aperta ai dipendenti, che senza l’intervento dello Stato Virgin Atlantic rischia il collasso. Ha inoltre aggiunto che qualsiasi iniezione di liquidità fornita dal Governo non sarebbe ‘denaro gratuito’, bensì un prestito fornito su base commerciale, come ad esempio quello da 600 milioni di sterline concesso a easyJet in nome del procedimento d’urgenza cosiddetto Covid Corporate Financing Facility del Governo britannico.
Pur essendo il primo vettore ad aver chiesto supporto al Governo, al contrario di easyJet Virgin non ha ancora beneficiato di alcun prestito.