Arriva un’altra sentenza della Corte di giustizia Ue in merito alla trasparenza dei prezzi dei biglietti aerei e a ‘farne le spese’ è Ryanair, che si vede così respinto il ricorso nei confronti della sanzione dell’Antitrust italiana per pratica commerciale sleale per avere pubblicato prezzi incompleti in alcuni dati.
I fatti risalgono al 2011 e la contestazione da parte dell’Autorità garante riguardava la mancata visualizzazione, sin dalla prima schermata, di voci quali Iva per i voli nazionali, oneri di web check in ed eventuali tariffe aggiuntive legate ai pagamenti con carta di credito: l’assunto dell’Agcm era che tutte queste voci erano ‘prevedibili e inevitabili’. Quindi da indicare sin da subito.
Una tesi che ora, a 9 anni di distanza, è stata accolta anche da parte della Corte di giustizia Ue.