La commissione posta allo 0,1% di Lufthansa è da considerarsi illegittima. Il Tribunale di Milano ha dato ragione a Fiavet sul taglio operato nel 2016 dalla compagnia aerea tedesca sulla vendita dei biglietti, che aveva portato le commissioni dall’1% allo 0,1%.
Nella sentenza del 21 aprile 2020, il Tribunale ha dichiarato “nulla per indeterminatezza” la clausola del contratto di mandato di vendita della biglietteria che prevede la facoltà del vettore di fissazione unilaterale della commissione dovuta all’agente, senza criteri e limiti.
Battaglia vinta quindi per Fiavet, che ottiene una sentenza che mette fine alla possibilità di modificare unilateralmente il contratto tra compagnia aerea e agenzia di viaggi.
Gli obblighi di Lh
Lufthansa dovrà perciò riportare le commissioni all’1%, come era prima del 2016, e restituire la differenza, con gli interessi, alle agenzie che hanno venduto la biglietteria Lh dal 1° gennaio 2016 a commissione ridotta.
“Abbiamo contestato l’operato del vettore sulla base dei principi regolanti il rapporto di mandato, che è un contratto consensuale a titolo oneroso, come ribadiscono anche la Reso Iata 818 e 824 – spiega l’avvocato Federico Lucarelli, docente di Diritto del Turismo e consulente legale di Fiavet che ha patrocinato il giudizio davanti in Tribunale -; una modifica unilaterale e non concordata della commissione spettante all’Agente mandatario, che la fissi in un valore simbolico, quale 0,1%, nega la remuneratività del contratto e viola i principi di buona fede e correttezza che presiedono l’esecuzione degli accordi commerciali”.
Soddisfatta la presidente di Fiavet, Ivana Jelinic. “Sono entusiasta di questa vittoria – afferma in una nota – una battaglia di Fiavet proseguita con forza in questi anni a nome di tutte le agenzie, ora sono certa diventerà simbolica nel futuro. Colgo l’occasione per ricordare, inoltre, che la zero commission applicabile in alcuni Paesi non è consentita in Italia e se si vuole vendere nel nostro Paese, bisogna rispettarne le regole”.