Carsten Spohr ha alzato le barricate. Il presidente e ceo di Lufthansa sta tentando in tutti i modi di impedire"'l’invasione del Governo” nella sua compagnia aerea. Il Covid-19 sta mettendo a dura prova la solidità del vettore, che deve tenere gli aeromobili fermi sui piazzali.
Angela Merkel e il suo esecutivo si sono mostrati sensibili a questa situazione e hanno deciso di intervenire con un finanziamento di 9 miliardi di euro, tra aumento di capitale e crediti. In cambio però il Governo tedesco ha chiesto il 25 per cento delle azioni del vettore e due posti in consiglio, questo per riservarsi una minoranza di blocco.
La cosa non è piaciuta per niente a Spohr che per alzare la posta ha annunciato di essere pronto a portare i libri in tribunale. Decisione che al momento appare distante, ma la partita sta arrivando alle battute finali.
Il presidente teme che anche altri vettori del gruppo come Austrian, Brussels e Swiss diano via libera all’ingresso dell’azionista statale con relativo controllo. A quel punto Lufthansa potrebbe perdere quel grado di indipendenza (e decisionismo) a lei tanto caro. E si aprirebbero scenari diversi per tutto il gruppo di Francoforte. Sarà interessante capire sino a dove si spingerà Spohr.