Dopo il deposito dell’istanza di fallimento in Usa e Canada ex Chapter 11, il presidente e ceo di Hertz Corporation, Paul Stone, ha inviato un messaggio per fare chiarezza sulla situazione, nella quale perlaltro non sarebbero incluse le attività operative in altre aree, tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda.
“Sebbene i viaggi siano rapidamente diminuiti durante questo periodo globale crisi, le nostre sedi in tutto il mondo sono rimaste aperte. Abbiamo anche migliorato le procedure di pulizia e sanificazione nelle nostre sedi in tutto il mondo per proteggere la sicurezza dei nostri dipendenti e clienti. Hertz ha cominciato il 2020 intraprendendo alcuni passi per ridurre i costi e rispondere all’ impatto negativo sulla domanda di viaggio, ma si sono rese necessarie ulteriori mosse. Il 22 maggio, Hertz Global Holdings, casa madre di Hertz, ha annunciato la ristrutturazione ex chapter 11 delle filiali di Stati Uniti e Canada. Altre aree operative internazionali come Europa, Australia e Nuova Zelanda non sono incluse in questi procedimenti”.
Tutte le prenotazioni, le offerte promozionali e i voucher proseguiranno inviariati, così come il programma fedeltà Hertz Gold Plus Rewards.