easyJet corre ai ripari per tamponare una situazione che non prevede un ritorno alla piena attività prima del 2023. Il piano di ristrutturazione prevede tagli alla forza lavoro fino al 30%, oltre alla riduzione delle dimensioni della fotta fino a circa 300 aeromobili entro la fine del 2021 e all’ottimizzazione del network di rotte.
Decisioni pesanti, spiega a ttgmedia l’a.d. Johan Lundgren (nella foto), ma che sono necessarie "per proteggere il maggior numero di posti di lavoro a lungo termine".
Il vettore ricomincerà le operazioni di volo il 15 giugno, ma inizialmente servirà solo un piccolo numero di rotte domestiche principalmente nel Regno Unito. “Prevediamo - spiega l’a.d. - che la domanda aumenterà molto lentamente, arrivando ai livelli normali non prima del 2023. In questo contesto abiamo dovuto pianificare contromosse quali la riduzione del numero di dipendenti fino al 30% in tutta l’azienda e nei prossimi giorni avvieremo una consultazione con loro”.