Fine del commissariamento. Con l’annuncio social della nomina dei vertici della newco Alitalia Tai da parte del premier Giuseppe Conte si chiude un lungo e difficile capitolo della compagnia e si apre l’era del vettore nazionalizzato e con in dote tre miliardi di euro. A guidare la nuova Alitalia ci saranno Fabio Lazzerini (nella foto), attuale chief business officer della compagnia, nel ruolo di amministratore delegato, e Francesco Caio, oggi presidente del consiglio di amministrazione di Saipem, come presidente della compagnia.
L'annuncio di Conte
“Abbiamo fretta di procedere e di rilanciare un vettore nazionale che possa offrire le massime garanzie – ha scritto il primo ministro nel post su Facebook - non solo di una gestione aziendale efficace ed efficiente ma anche di valorizzazione dell’intero sistema dei trasporti nazionali, approfittando delle occasioni che l’intermodalità e la nuova fase mondiale possono offrire al nostro mercato dei trasporti aerei”.
Il piano industriale
I nuovi vertici potranno da subito mettersi al lavoro per la stesura del piano industriale, che dovrà rispettare le linee guida già preparate dal Governo. Quello su cui si punta in particolare è che Alitalia ripartirà da zero così come dovranno fare tutte le compagnie aeree e questo per Az, con una corretta gestione, può diventare un vantaggio. Lazzerini e Caio dovranno fare lavorare una flotta di poco superiore alle cento unità nella quale il leasing dovrà lasciare spazio per avere più aerei di proprietà e quindi meno costi fissi.
Nessuna strizzata d’occhio al low cost, una maggiore valorizzazione del lungo raggio sia da Roma sia da Malpensa e una migliore gestione di Linate per intercettare la clientela business. E poi ci sarà il nodo cruciale da sciogliere per essere realmente competitivi: l’individuazione di un partner industriale. Forse la meta più difficile da raggiungere considerando che tutti i big sono alle prese con i ben noti problemi generati dall’emergenza Covid. Comunque sia, si parte.