Sembra una contraddizione ma Alitalia, nel semestre peggiore, si dimostra in realtà più solida dei competitor europei. Il primo semestre del 2020 sarà probabilmente ricordato come il periodo più nero del trasporto aereo. E Az non fa certo eccezione, con un un rosso da 430 milioni di euro, ben superiori al negativo di 250 milioni di euro di un anno fa. Un trend che segue di pari passo quello dei passeggeri, calati del 65% e fermi a quota 3,6 milioni, come riporta corriere.it.
Il confronto
Per contro, Alitalia dimostra comunque di aver saputo rispondere alla crisi Covid meglio di altre compagnie. Prendendo in analisi il periodo compreso tra aprile e giugno, ovvero i mesi fondamentali delle limitazioni di viaggio in risposta al Coronavirus, Alitalia ha perso per viaggiatore imbarcato meno della metà di Klm e Lufthansa, un terzo di Air France, un sesto di easyJet e addirittura un ottavo di Iag. Una serie di dati ancora più impressionanti se si tiene conto che i cieli italiani sono stati gli unici a imporre il distanziamento a bordo, riducendo la capacità prima a un terzo e poi al 66%.
Dal punto di vista dei conti, nei primi sei mesi dell’anno Alitalia ha toccato quota 545 milioni di euro di ricavi, con un -62% rispetto al 2019; bisogna però tenere conto che nel secondo trimestre il calo è arrivato al 90%.
Trend inverso, invece per le perdite: nel primo trimestre il vettore ha accumulato un -220 milioni, mentre nel secondo il rosso si è leggermente ridotto, passando a -210 milioni.