Anche il ceo di Iag Willie Walsh si unisce al coro sempre più affollato dei player turistici che chiedono al Governo britannico di rivedere le misure di quarantena per i turisti in arrivo dai Paesi a rischio Covid.
In un’intervista a The Times il manager ha spiegato che in tutto il mondo i viaggi stanno lentamente tornando alla normalità e si amplia la rosa di Paesi che iniziano ad aprirsi; tra questi la Germania, che offre ai tedeschi in rientro la possibilità di ricorrere al tampone o ai test per evitare la quarantena. Per il Regno Unito, invece, la situazione è ancora ferma all’isolamento obbligatorio di 14 giorni, con pochissime eccezioni.
"Le persone che si rilassano in vacanza - ha detto provocatoriamente Walsh - non rappresentano una minaccia più di coloro che prendono un autobus per il supermercato". Walsh chiede perciò al Regno Unito di introdurre un regime di test, come già fatto da molti altri Paesi e in questo, spiega simpleflying.com, è supportato dal segretario generale del sindacato Balpa, Brian Strutton, il quale ha commentato: "Willie Walsh ha torto su molte cose, ma ha ragione sulla quarantena", concludendo: “L’industria dei viaggi e del turismo, così vitale per l'economia del Regno Unito, sta morendo davanti ai nostri occhi. Migliaia di posti di lavoro si stanno perdendo, dobbiamo fare qualcosa".