Wizz Air era stata la compagnia più spregiudicata nel corso dell’estate, forte di una situazione finanziaria che, come ha più volte ricordato il suo ceo Joszef Varadi, le consentiva di rimanere in una posizione di forza e aggredire il mercato mentre tutti facevano uno o più passi indietro.
Ma la fine dell’estate sta mostrando un quadro molto diverso da quello ipotizzato qualche mese fa e l’andamento delle prenotazioni appare lontano anni luce dalle previsioni di rilancio previste dalla compagnia.
I tagli
Così anche Wizz Air è stata costretta ad attivare la macchina dei tagli in linea con i competitor. Nei giorni scorsi è infatti arrivata la notizia che la programmazione di ottobre sarebbe scesa al 50 per cento rispetto all’anno precedente (percentuale nettamente inferiore a quelle ipotizzate prima). Anche l’avvio della base di Abu Dhabi aveva dovuto subire uno spostamento in avanti di due settimane (ora la partenza è fissata al 15 ottobre).
Ultima notizia in ordine di tempo quella dello spostamento a dicembre dell’apertura della base di San Pietroburgo. E altri aggiustamenti in corsa non sono esclusi.