L’intervento complessivo previsto per loro e già approvato dal Governo è di 130 milioni di euro, ma le compagnie aeree private italiane non hanno ancora visto il denaro stanziato.
Ecco che dunque Air Dolomiti, Blue Panorama e Neos esortano il Governo italiano affinché sblocchi i fondi destinati al sostegno dei vettori: “Facciamo appello ai ministri dei Trasporti, delle Infrastrutture e delle Finanze e alle strutture amministrative e tecniche - dicono in una nota congiunta - affinché tutti i passaggi burocratici necessari all’effettiva attuazione di una misura straordinaria e di emergenza ormai vecchia di cinque mesi vengano svolti con la massima efficacia e rapidità”.
Fondi bloccati dalla burocrazia
Nell’ottobre 2020, in effetti, il Governo italiano ha inviato la notifica alla Commissione europea finalizzata all’approvazione, in quella sede, all’erogazione del contributo. La Commissione Europea ha inviato le sue osservazioni ma è ancora in attesa di ulteriori chiarimenti da parte del nostro Governo. Ecco perché i fondi sono tuttora bloccati.
“La crisi dei trasporti e la contrazione dei volumi di affari nelle diverse attività del Paese - raccontano i vettori - hanno provocato un vero e proprio shock nel settore costringendo le compagnie aeree italiane private a fermare i loro aeromobili e a tenere fede a tutti gli onerosi impegni dovuti alle disdette, alle rinunce, alle cancellazioni delle prenotazioni”.
Una situazione che si sta aggravando in questi giorni con i nuovi provvedimenti che, concludono le compagnie, “renderanno necessario un ulteriore intervento con altri contributi a fondo perduto per tenere in vita un settore strategico per l’economia italiana”.