Emirates archivia il peggior primo semestre in oltre 30 anni di attività. La compagnia aerea basata a Dubai ha alzato il velo sui dati dei primi sei mesi del 2020, che, riporta TravelMole, vedono le perdite a quota 3,8 miliardi di dollari.
Numeri lontani da quelli dello stesso periodo del 2019, quando il vettore registrava profitti per 235 milioni di euro. A pesare sui conti, ovviamente, l’emergenza Covid e la conseguente paralisi del traffico internazionale, che hanno portato la compagnia aerea a ridimensionare drasticamente l’operativo e a ridurre la forza lavoro di un quarto.
Anche Dnata (Dubai National Air Transport Association), controllata di Emirates che gestisce i servizi di volo e l’handling, ha registrato perdite per 396 milioni di euro, generando un deficit per la compagnia che si attesta sui 3,4 miliardi di dollari.
La speranza di una ripresa
“Abbiamo iniziato l’ esercizio finanziario in corso nel mezzo di un blocco globale – ha spiegato il presidente e chief executive Ahmed bin Saeed Al Maktoum -. In questa situazione senza precedenti per il settore dell’aviazione e dei viaggi, il Gruppo ha registrato una perdita nel primo semestre per la prima volta in oltre 30 anni”.
Per i prossimi mesi, il Gruppo confida nell’arrivo di un vaccino. “Nessuno può prevedere il futuro – ha dichiarato Al Maktoum -, ma ci aspettiamo una forte ripresa della domanda di viaggi una volta che un vaccino Covid-19 sarà disponibile e ci stiamo preparando a sostenere quella ripresa. Nel frattempo, Emirates e Dnata restano focalizzati sull’implementazione delle risorse per servire i clienti e soddisfare la domanda”.