Si chiamava ‘Test To Release’ e doveva fare sì che i viaggiatori potessero accorciare la quarantena obbligatoria all’arrivo in Gran Bretagna, passando in isolamento solo cinque giorni al posto di dieci sulla base della produzione di un test Covid negativo al quinto giorno.
Il tempo passato è d’obbligo perché il programma messo a punto dalla Gran Bretagna e partito oggi sembra già fallito dopo un solo giorno.
Il caos delle prenotazioni
La causa? Secondo Simple Flying risiede nella cattiva gestione dell’aspetto procedurale del processo, che ha lasciato i viaggiatori in uno stato di confusione totale, con la maggior parte di loro impossibilitata a prenotare il test Covid richiesto.
L’obiettivo del programma ‘Test To Release’, annunciato dal governo britannico alla fine di novembre, era di permettere a tutte le persone che in questi giorni stanno tornando nel Regno Unito di poter uscire dalla quarantena in tempo per il periodo festivo.
Pochi fornitori e troppe richieste
Al momento dell'annuncio era stato detto che solo un gruppo specifico di fornitori sarebbe stato autorizzato a condurre i test. L’elenco è stato pubblicato solo alle 20 di ieri e comprende 11 fornitori: un numero troppo basso per accontentare tutta l’offerta.
Subito si è scatentaa la corsa alle prenotazioni, che ha mandato in tilt l’intero sistema, costringendo alcuni fornitori a chiedere addirittura di essere rimossi dalla lista governativa perché subissati dalle mail dei viaggiatori.