La pandemia ha avuto un “impatto devastante” su Alitalia. A pronunciare queste parole il commissario straordinario della compagnia aerea Giuseppe Leogrande. In audizione davanti alle camere Affari costituzionali e Bilancio alla Camera, il commissario ha esposto la situazione del vettore, spiegando che, riporta ilsole24ore.it, nel 2020 il numero dei passeggeri trasportati è stato di 6,314 milioni, rispetto ai 21,293 milioni del 2019.
Il crollo più pesante ha coinciso con il periodo del primo lockdown. Ad aprile e a maggio il vettore ha registrato un calo del 97 e 95% dei pax, seguito poi da “una leggera ripresa nel periodo estivo, ma a novembre e dicembre, con la seconda ondata, si è registrato di nuovo un calo del 90% e 85% dei passeggeri trasportati”.
Le previsioni
Guardando all’anno nuovo, per il primo trimestre il vettore prevede ancora un calo della domanda dell’80%.
Nel suo intervento, Leogrande ha tenuto a sottolineare come, durante l’emergenza, la compagnia aerea non si sia “mai tirata indietro di fronte alle esigenze del Paese, nel momento più critico”. “Ad aprile, a maggio, a giugno – ha continuato - era l’unica compagnia che volava in Italia, era l’unica compagnia che si metteva la mascherina e andava a fare il suo dovere per sostenere le altre istituzioni”.
Quanto alle richieste della Commissione europea, Leogrande ha inoltre sottolineato che l’Europa ha “chiesto tempi non compatibili con le esigenze di cassa della società”, che nel 2020 ha registrato un calo dei ricavi del 78%.