“Stiamo perdendo 50 milioni di sterline alla settimana”. Questo l’incipit della lettera aperta che il capo di Heathrow John Holland-Kaye, l’a.d. di Gatwick Stewart Wingate e l’a.d di Manchester Airports Group, Charlie Cornish, hanno untio le forze inviando al Governo britannico una lettera aperta che è stata pubblicata dal Mail ieri.
"I costi fissi non si possono abbattere"
"I costi fissi sono rimasti gli stessi - lamentano i tre manager -, pari a oltre 335 milioni di sterline, ma il crollo della domanda è quasi completo. Insieme nel 2019 abbiamo servito 188 milioni di passeggeri, mentre nel 2020 solo il 20% di questa cifra" aggiungono, secondo quanto riportato da TTG Media.
"Abbiamo bisogno di contanti"
Il loro grido di aiuto va all’esecutivo britannico, al quale chiedono più finanziamenti: “La maggior parte dei costi di gestione di un aeroporto - sottolineano – non può essere annullata o abbassata e il Job Retention Scheme ha coperto meno di un sesto dei nostri costi totali. L'Airport Support Scheme di novembre, poi, è stato progettato per rispondere alla pressione che abbiamo dovuto affrontare nel 2020 e non tiene conto degli impatti di un ulteriore blocco nazionale, della sospensione dei ponti aerei e di ulteriori restrizioni ai confini che stanno minando il nostro lavoro di questi mesi".
Germania, Francia e Portogallo, aggiungono, hanno tutti fornito il doppio o il triplo di sostegni finanziari ai loro settori dell'aviazione rispetto a quanto elargito dal Governo britannico. È dunque urgente un sostegno finanziario mirato “per far fronte alla nostra nuova realtà".