Meno aerei rispetto a quanto previsto inizialmente e di conseguenza anche meno dipendenti. E soprattutto meno soldi dallo stato per farla decollare. Sarà una nuova Alitalia più contenuta quella che il Governo Draghi intende varare al più presto non appena ottenuto l’ok almeno virtuale da parte della Commissione europea, con la quale si terrà l’incontro venerdì per approfondire l’argomento e convincere la controparte.
Il premier Mario Draghi ha dunque deciso di prendere in mano la questione in prima persona anche per cercare di fare valere a propria ‘influenza’ in sede Ue. Ma avrebbe anche chiesto di mantenere un più basso profilo per la prima fase di rilancio e l’amministratore delegato di Ita Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio avrebbero già messo mano al piano per le opportune sforbiciate.
La flotta
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica, nella nuova versione il numero degli aerei in flotta dovrebbe limitarsi a 45, sette in meno rispetto a quanto inizialmente previsto. E i dipendenti fermarsi a quota 4.500. Voce, quest’ultima, che ha subito messo in allarme le sigle sindacali. Ma anche la dotazione di cassa dello Stato non sarà più quella contenuta nei precedenti decreti: i tre miliardi si ridurranno a meno della metà.