Una revisione profonda del piano industriale della nuova Alitalia. È quello annunciato da Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, nel corso di un’audizione davanti alla commissione trasporti della Camera. Una revisione che, almeno secondo le parole del ministro, prevede uno snellimento cospicuo del personale.
"Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola" ha detto Giorgetti, sottolineando di essere consapevole che questo "avrà ripercussioni sul piano sociale. Servono sostegni per chi resterà fuori”.
Il piano si basa sulla discontinuità, richiesta dalla commissaria Ue Margarethe Vestager: "La compagnia deve sostenersi da sola – ha detto il ministro -. Lo Stato farà la sua parte ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola. Non è possibile immaginare un contributo statale. Noi stiamo negoziando ma anche il governo condivide con l'Ue che la newco abbia un suo equilibrio economico aziendale".
Nel segno della discontinuità, Giorgetti ha sottolineato: "Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, la newco non deve essere parente con Alitalia. Questo avrà ripercussioni anche di carattere sociale che stiamo valutando anche con il Ministero del Lavoro. Servono strumenti per chi non potrà essere accolto a bordo della newco".