Un conto pesante per il mondo dei trasporti. Il rapporto dell'Airports Council International delinea quanto la pandemia abbia inciso sul traffico passeggeri. Negli aeroporti più trafficati del mondo il transito è diminuito del 45,7%; e il calo diventa più netto (64,6%), se si tiene conto del traffico passeggeri di tutti gli aeroporti. Nonostante le regole e le restrizioni si tratta comunque di 1,37 miliardi di passeggeri trasportati su scala globale.
Secondo il documento, gli aeroporti americani hanno perso il primato tra gli scali più trafficati a favore di quelli cinesi. Per la prima volta in 22 anni l'aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta (ATL) non è più quello che accoglie e trasporta il maggior numero di passeggeri: nel 2020 sono stati 42.918.685 i passeggeri che vi hanno transitato, con un calo di oltre 67 milioni rispetto all'anno precedente.
Come cambia il ranking
Al primo posto c'è lo scalo cinese di Guangzhou che ha raccolto 43,7 milioni di passeggeri in transito, seppure con un calo del 40,4% rispetto ai 73,3 registrati nel 2019. Seguono in classifica: Chengdu, Cina (CTU), Dallas / Fort Worth (DFW), Shenzhen, Cina (SZX), Pechino (PEK), Denver (DEN), Kunming, Cina (KMG), Shanghai (SHA), Xi'an, Cina (XIY). Insomma nelle prime posizioni ci sono sette aeroporti cinesi e tre americani.
"Nella maggior parte dei casi, i viaggi aerei interni stanno vedendo una modesta ripresa, mentre i viaggi aerei internazionali rimangono depressi a causa delle restrizioni ai viaggi in corso" si legge nel rapporto.
Primi segnali di ripresa
Anche il settore cargo sembra aver retto l'urto, ma con la riapertura delle frontiere e con la ripresa dei viaggi internazionali favoriti da vaccinazioni, nuovi protocolli sanitari e green pass si confida in una timida ripresa per quanto riguarda lo spostamento delle persone.
"I dati pubblicati rivelano la sfida che gli aeroporti continuano ad affrontare - ha detto Luis Felipe de Oliveira, direttore generale di Aci MT - e resta imperativo che il settore sia supportato attraverso il sostegno diretto e decisioni politiche ragionevoli da parte dei governi per garantire che l'aviazione possa resistere, ricostruire la connettività e alimentare una ripresa economica globale".