Imperativo fiducia nella grandi manovre che precedono la riapertura del traffico tra Europa e Stati Uniti. E i vettori lavorano soprattutto in ottica 2022. È quanto emerso dal recente evento organizzato da Brand Usa a Londra.
"Con il ritorno negli Usa incrementeremo il numero dei posti per i viaggi dall'Europa, sebbene non abbiamo ancora pubblicato la programmazione per la summer 2022", commenta Tom Lattig, Emea Managing Director di American Airlines.
I piani
I vettori si mobilitano dunque per servire fin da subito le destinazioni a stelle e strisce più gettonate, è il caso di Aer Lingus che da dicembre, via Manchester, collegherà Orlando e New York. "Per la prossima estate siamo ottimisti - spiega Bill Byrne, Director of Global Sales di Aer Lingus -. Parte del nostro lavoro è ispirare le persone, comunicare loro che si può tornare a viaggiare, e generare fiducia".
Leisure o business?
Il traffico aereo legato al leisure è quello che già adesso sta registrando la rinascita più celere e, guardando agli Stati Uniti, questo si orienta non soltanto verso le città ma anche verso mete perfette per il turismo outdoor. "Il segmento business, invece, si trova attualmente al 50% dei livelli del 2019 - aggiunge Lattig -. Le migliori performance si sono registrate sui voli domestici, e con i confini Usa aperti ci aspettiamo un'accelerazione superiore al traffico leisure".
Flessibilità
Elemento ormai imprescindibile per qualunque passeggero è infine la flessibilità, un qualcosa che ha dominato il booking durante la pandemia e che adesso rimane strategico per tutte le compagnie aeree. "Per noi di United è fondamentale - conclude Bob Schumacher, Director of Sales di United Airlines -. Guardiamo al mercato mese per mese in quanto abbiamo la capacità necessaria per adattarci alle circostanze".