“I crediti verso Alitalia superano i 100 milioni”. Gli aeroporti italiani denunciano le insolvenze del vettore che ha cessato le attività lo scorso 15 ottobre.
Nel corso dell’ultima riunione del consiglio direttivo, svoltasi lo scorso 9 novembre, Assaeroporti ha valutato “con estrema preoccupazione” la situazione debitoria della compagnia aerea nei confronti delle società aeroportuali.
“I pagamenti effettuati nelle ultime settimane – scrive l’associazione in una nota - sono largamente insufficienti rispetto all’ammontare dei crediti ancora vantati dagli aeroporti, che supera i 100 milioni di euro. Sembra si voglia confermare - lamentano gli scali - l’inaccettabile consuetudine che nel corso degli anni ha visto scaricare sugli scali italiani le conseguenze delle cicliche crisi di Alitalia: i fallimenti del 2008 e del 2017, hanno ‘sottratto’ al sistema 450 milioni di euro”.
Una situazione insostenibile per gli aeroporti, già duramente colpiti dalla pandemia. “Ai 2 miliardi di euro di perdite di fatturato registrate nel solo anno 2020 per il crollo del traffico non si possono aggiungere anche i mancati pagamenti di Alitalia”, ribadiscono gli scali.
Assaeroporti chiede pertanto “un intervento urgente del Governo che consenta di individuare rapidamente le soluzioni più opportune”.
Nei giorni scorsi l’Associazione ha inoltrato una richiesta al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco.