“Dopo due anni di pandemia, durante i quali il settore delle autolinee a media-lunga percorrenza a mercato non ha ricevuto aiuti economici sostanziali, ci si appella al Governo affinché intervenga nel nuovo Decreto Margini con una riduzione delle accise più decisa per i mezzi Euro V e Euro VI”. Così Andrea Incondi, managing director di Flixbus Italia, chiede aiuti per risolevere il problema del caro gasolio.
“Senza un concreto intervento – sottlinea in una nota - non sarà possibile ritornare ad una piena offerta del network, in quanto non in grado di operare in modo sostenibile”.
Il manager ricorda che nel precedente decreto Tagliaprezzi è stato previsto per l’autotrasporto merci un fondo dedicato per affrontare l’emergenza gasolio di ben 500 milioni, destinato proprio alle aziende che operano con mezzi Euro V e Euro VI. E ribadisce che “applicando una riduzione dell’aliquota di accisa sul gasolio uguale per tutti, si è di fatto azzerato il meccanismo di premialità prima riconosciuto a chi, come FlixBus, opera con mezzi di classe ambientale Euro V ed Euro VI, con l’effetto di gratificare, al contrario, chi continua a utilizzare mezzi di categoria Euro III ed Euro IV, più vecchi e più inquinanti”.
Per supportare la rivoluzione in atto nel mondo della mobilità, conclude Incondi, “è fondamentale che si valorizzi il contributo di quegli operatori che, come noi, hanno messo in atto iniziative concrete per limitare il proprio impatto ambientale, fra le altre cose investendo in bus di ultima generazione caratterizzati dai più alti standard ecologici. Tale esigenza non trova riscontro negli ultimi provvedimenti del Governo, che sta paradossalmente andando a penalizzare proprio le imprese più virtuose del settore. Ci auguriamo che con il nuovo Dercreto Margini si corregga la rotta, ripristinando il meccanismo di premialità per i mezzi meno inquinanti, oltre al già presente sconto alla pompa”.