Cathay Pacific intravedela ripartenza. Dopo il caos della pandemia, a maggio il vettore ha raggiunto un totale di quasi 58mila passeggeri, registrando un +141% rispetto allo stesso mese del 2021 ma un -98% se comparato ai livelli del pre-pandemia. Complessivamente, i primi cinque mesi del 2022 hanno registrato 185mila passeggeri trasportati (+59% contro lo stesso periodo del 2021) a bordo di 5.972 voli operati tra gennaio e maggio verso 29 destinazioni.
Ma la compagnia adesso guarda al futuro con l’espansione del proprio network. Già nel corso di giugno le rotte servite sono diventate 45, sebbene l’obiettivo entro dicembre sia di toccare quota 60 circa. Il primo step mira ovviamente alle mete più vicine come il Giappone e la Corea del Sud. Come riporta simpleflying.com, grazie all’allentarsi di diverse restrizioni su Hong Kong, Cathay Pacific ha potuto aumentare la propria seat capacity fino al 78% sebbene a oggi l’operatività effettiva si attesti appena al 4% rispetto al 2019. I risultati di maggio sono stati possibili grazie alla domanda dal Nord America, dal Regno Unito e dall’Europa, inoltre il maggior numero di posti disponibili è servito per migliorare le connessioni verso l’Australia, gli Usa e l’Europa.
Gaia Guarino