Scioperi, lunghe code, bagagli non consegnati: primo weekend di passione negli aeroporti

Nonostante le rassicurazioni e i tentativi estremi di correre ai ripari, il primo weekend di luglio ha mostrato tutti i limiti dell’organizzazione attuale di un alto numero di aeroporti europei e in diversi scali di riferimento, da Francoforte a Parigi passando per Londra, Amsterdam e Bruxelles (ma solo per citarne alcuni) sono stati tre giorni di passione.

Gli ingredienti che hanno messo a dura prova la pazienza dei passeggeri, molti dei quali sono stati costretti a rinunciare al proprio volo oppure non conoscono ancora le sorti dei propri bagagli: si va dagli scioperi annunciati (in primis quello dei dipendenti Ryanair in Spagna) all’annosa questione di carenza del personale, che ora che il traffico è aumenta sta colpendo in maniera trasversale diversi settori.

Ma quali sono stati i disagi maggiori in questi tre giorni? Secondo quanto riportato da Corriere.it, intanto i tempi di attesa in aeroporto a causa di un numero insufficiente di addetti alla sicurezza: la media è stata di tre ore per potere accedere al gate, ma nel caso di Amsterdam si è arrivati anche a 4 ore. Poi i bagagli: anche qui il personale delle società di handling era diminuito nei due anni passati e molti hanno scelto percorsi lavorativi differenti. Ecco allora le pile di valigie accatastate viste a Parigi come a Francoforte. Stessa storia per le società di catering e molti aerei si sono visti costretti a decollare senza cibo.

Quello che preoccupa il settore è che al momento non si vede via d’uscita e in aggiunta altri scioperi sono stati annunciati per il mese di luglio.

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