“Addio ai biglietti a 9,99? Assolutamente no. E con noi non ci saranno tagli di voli dovuti a carenza di personale perché ci siamo attrezzati meglio di altre compagnie aeree”. Si riassume così il pensiero di Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, in merito all’andamento della compagnia e a come il vettore low cost si muoverà per il futuro.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il manager torna sul tormentone della fine del low cost, smentendo che il segmento stia abbandonando i propri cavalli di battaglia dei prezzi stracciati. Wilson ribadisce che la tariffa media è destinata a salire inevitabilmente (da 40 a 50 euro), ma questo non impedirà di immettere sul mercato biglietti a prezzi bassi, “probabilmente ce ne sarà un numero inferiore per ogni volo”, specifica poi.
Ritardi e cancellazioni
Quanto all’altro tema caldo dell’estate, ovvero i tagli, il ceo spiega che la politica di Ryanair è stata quella di non licenziare e di muoversi per la ricerca di personale sei mesi prima dell’avvio dell’orario estivo, avendo già in mente il piano di crescita per la summer. Quanto poi alla questione relativa agli aeroporti, Wilson imputa tagli e ritardi non tanto alla mancanza di personale ma alle conseguenze relative agli scioperi dei controllori di volo.