Nel 2021 negli aeroporti italiani si sono verificate mille671 collisioni tra velivoli e animali, per lo più uccelli. A dirlo è l'ultimo rapporto Enac sul wildlife strike, un fenomeno in aumento in tutto il mondo e che in Italia costa solo all'aviazione civile 2,2 milioni di euro l'anno tra riparazioni e ritardi dei voli.
Sebbene nel 2019 si siano registrati 2mila 95 impatti, il fenomeno ha avuto ricadute maggiori lo scorso anno, quando con un traffico non ancora a pieno regime il numero di collisioni per 10mila movimenti è stato di 21,62. Il 93% degli eventi è stato causato da uccelli e il 7% da mammiferi. Quelli con un danneggiamento sono stati il 2%, mentre gli incidenti che hanno generato un effetto sul volo il 3%.
A incidere sul fenomeno, la moltiplicazione di animali selvatici nei mesi di Covid. Ma anche il fatto che, si legge nel rapporto Enac, troppi scali sorgono accanto ad aree umide o zone dove c'è alta disponibilità di cibo. Alcuni sono poi vicinissimi al mare e sono investiti da flussi migratori di volatili che non è possibile controllare.
A.D.A.
Amina D'Addario