Si torna a parlare di commissioni nel trasporto aereo. Un tema a lungo rimosso, quasi un tabù, tornato alla ribalta nel corso della tavola rotonda organizzata da Fto, che durante TTG Travel Experience ha visto confrontarsi in maniera serrata network e compagnie aeree. I primi hanno puntato l'attenzione sulla necessità, non più rimandabile, di tornare a valorizzare, anche attraverso remunerazioni adeguate, il ruolo dei dettaglianti. Le seconde disposte a trovare nuove strade per rivedere regole ormai cristallizzate.
"È importante che i vettori riconoscano il lavoro dell'agenzia anche dal punto di vista economico. - ha sottolineato Franco Gattinoni, presidente di Fto -. Inutile ricordare i messaggi delle low cost che hanno sempre detto che bisogna prenotare direttamente e che l'agenzia di viaggi è un intruso. Bisogna invece lavorare in sinergia, evitando di mandare messaggi fuorvianti".
Che il ruolo dell'intermediazione debba essere valorizzato in maniera diversa è l'opinione anche di Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group: "Il nostro mercato non prevede una fee remunerativa e adeguata, ma è chiaro che dobbiamo trovare insieme ai vettori modalità diverse perché all'agenzia sia riconosciuta una corretta marginalità, visto che oltre il 50% dei volumi sono realizzati dalla distribuzione organizzata".
L'opinione delle compagnie
Ma cosa pensano i vettori su questo tema? Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates, si è detto pronto a sedersi attorno a un tavolo "insieme ai più importanti player per cercare di cambiare le regole e arrivare a questi riconoscimenti. Dall'altra, però, è anche importante che sia lo stesso trade a fare un salto di qualità nella valorizzazione del proprio ruolo".
Sulla stessa lunghezza d'onda Renato Scaffidi, country manager di Air Europa: "È corretto e doveroso riconoscere il lavoro dell'intermediazione, ma ovviamente bisogna pensare a un percorso comune, fatto sia di riconoscimento economico che di qualità del prodotto e del servizio offerto".
Aldo Ponticelli, direttore commerciale, strategie e distribuzione di Ita Airways, sottolinea invece come sia necessario trovare strade differenti rispetto al passato: "Può esserci un modello diverso, ma è giusto trovare soluzioni tailor made, basate ad esempio sul tipo di traffico. Non bisogna però dimenticare - ha aggiunto - che il nostro è un business dove i margini, soprattutto nelle transazioni di minor costo, sono bassissimi".