La questione 5G rischia di diventare il nuovo ostacolo alla ripresa del trasporto aereo? Il tema è emerso negli Stati Uniti e a tutt’oggi non sarebbe stato risolto, ma il problema sarebbe destinato a estendersi anche al resto del mondo man mano che la nuova tecnologia prenderà il posto del 4G.
Il nodo da risolvere sarebbe quello dell’interferenza che il 5G provoca sugli altimetri degli aerei, non tutti i modelli ma una buona parte di quelli presenti nelle flotte dei vettori. In pratica nel caso di interferenze su queste apparecchiature i piloti rischiano di non potere contare su dati precisi in merito all’altitudine in cui stanno viaggiando e, soprattutto in fase di atterraggio, i rischi aumenterebbero ulteriormente. La causa risiederebbe nel fatto che la banda utilizzata sarebbe troppo vicina a quella delle nuove reti telefoniche.
Il caso partito dagli Usa
Negli Stati Uniti è già partita una richiesta ufficiale al presidente Joe Biden da parte dei dieci maggiori vettori affinché venga rinviato l’utilizzo massivo del 5G fino a che non sia individuata una soluzione definitiva. Della questione si è quindi presa carico la Faa, che però sinora non riuscita a venire a capo della questione così come al momento non esisterebbero altimetri sostitutivi rispetto a quelli in uso.