Anche la Cina si aggiunge alla lista dei Paesi che danno il loro semaforo verde alla fusione di Korean Air con Asiana Airlines. Un altro ostacolo superato per l'operazione, dunque, dal momento che l'Antitrust del Dragone ha dato il via libera all'acquisizione.
Devono tuttavia pronunciarsi ancora alcuni mercati chiave come gli Stati Uniti, il Giappone e l'Unione europea, per valutare l'impatto che la fusione avrebbe sulla concorrenza.
I dubbi dell'antitrust cinese, evidenzia simpleflying.com, riguardavano soprattutto nove rotte tra i due Paesi, ma le risposte di Korean sembrano aver soddisfatto le autorità.
Per ora l'approvazione è arrivata da diversi paesi come Australia, Corea del Sud, Singapore, Vietnam, Thailandia, Turchia, Taiwan, Malesia e Filippine. Ad esprimersi deve essere invece ancora gran parte del mondo occidentale.