Un aiuto di Stato illegittimo che va restituito. Questa la sentenza dell'Europa sui 400 milioni ricevuti da Alitalia come prestito ponte nel 2019. Il pronunciamento ricalca quello già espresso a proposito dei 900 milioni erogati sempre dallo Stato alla compagnia aerea nel biennio 2017-18, arrivato in seguito alle segnalazioni dei competitor.
Insomma, Alitalia dovrà restituire anche questi 400 milioni di euro, come riporta corriere.it. Con un problema: Alitalia di fatto non esiste più. O meglio, è tutt'ora in corso l'amministrazione straordinaria, ma senza asset e operatività.
Cosa accade dunque adesso? Di fatto l'Ue ha ordinato allo Stato di procedere all'incasso delle cifre in questione da Alitalia, precisando che Ita Airways, pur avendo rilevato degli asset, non è chiamata in causa in nessun modo.
Le somme in gioco
Si parla di cifre importanti, dal momento che gli 1,3 milioni dei prestiti vanno sommati agli interessi, pari a circa 250 ulteriori milioni.
In teoria Alitalia dovrebbe restituire i soldi per quanto possibile, ma di fatto, precisa ancora il sito del quotidiano, all'Unione europea potrebbe bastare la sparizione dal mercato di Alitalia, che ha cessato le operazioni il 15 ottobre del 2021. Il principio sarebbe il seguente: una compagnia non operativa non può rappresentare una distorsione della concorrenza sul mercato proprio perché non è più presente sul mercato stesso.