Circa 90 miliardi di euro. Questi gli investimenti che il Gruppo Fs si appresta a mettere sul campo nell'arco dei prossimi 10 anni per potenziare la rete ferroviaria tra Calabria e Sicilia, in supporto della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ad alzare il velo sui piani del player ferroviario l’amministratore delegato Luigi Ferraris, in occasione del convegno organizzato da FIT-CISL ‘Il Ponte sullo Stretto: Infrastrutture e Trasporti per unire l'Italia’.
Nel suo intervento, Ferraris ha spiegato che l’opera che dovrà unire la Penisola alla regione siciliana “si inserisce in un contesto infrastrutturale più ampio, che in Calabria e in Sicilia vedrà il Gruppo investire nei prossimi dieci anni 80-90 miliardi di euro per potenziare una rete che porterà benefici all’Italia e all’Europa, vista la centralità del Ponte nel progetto del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo delle merci e della Rete Transeuropea di Trasporto TEN-T”.
Cruciale sarà non solo l’ammodernamento delle infrastrutture nelle due regioni ma in tutto il Paese, attraverso la pianificazione di “progetti a vita intera - ha precisato l'a.d. -, superando la logica dei lotti per accelerare i processi autorizzativi e attrarre sempre più investitori privati come i fondi infrastrutturali e non speculativi, che possono giocare un ruolo centrale nello sviluppo delle opere”.
Parallelamente il Gruppo è impegnato nello sviluppo di connessioni intermodali, anche verso gli scali portuali dello Stivale, e realizzazione, in Sicilia, di una linea veloce tra Palermo Catania e Messina.